Chavela Vargas e Frida Kahlo un oggetto nel Messico degli anni ‘ 60?

DA Nazly Siadate
lunedì, 20 agosto 2012 – 18:11

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Al fine di Isabel Vargas Lizano, meglio conosciuto come Chavela Vargas, la ranchera cantante straordinario, possono hanno lasciato a noi di recente, ma lei sta ancora facendo le onde con la sua avanguardia passato. La sua morte ha portato su questioni di una relazione con l’artista messicana Frida Kahlo al culmine della sua carriera musicale nel 1960, riporta notizie ispanicamente parlando.

Speculazioni a parte, Vargas non ha fatto scrupoli sulla sua sessualità. Anche da giovane donna negli 1950 conservatori, era ben conosciuta nei bar come donnaiolo e bevitore pesante, raramente senza un sigaro in mano. L’abbigliamento androgino di Vargas e le relazioni pubbliche con le donne sfidarono ulteriormente il rigoroso codice morale del Messico all’epoca, ma uscì ufficialmente come lesbica all’età di 81 in 2000 in un’autobiografia, Y si quieres saber de mi pasado (Se vuoi sapere del mio passato). In un’intervista con EL PAIS, Vargas afferma: “Sono orgoglioso di portare questo stigma e definirmi lesbica. Non me ne vanto o lo trasmetto, ma non lo nego.”

Nel 2009, il Los Angeles Times riportò una controversa scoperta di quello che sarebbe stato uno dei diari di Frida Kahlo che rivelava l’attrazione non corrisposta dell’artista e la breve relazione con Vargas.

Il biopic di Julie Taymor del 2002, Frida, ha visto Vargas cantare e condividere un drink con Kahlo, dimostrando ulteriormente la connessione tra i due artisti rivoluzionari.

Vargas è meglio conosciuta per i suoi pezzi definitivi, “La Llorona (The Weeping Woman)” e “Piensa en Mi (Think of Me)” ma sono state canzoni come “Macorina” a renderla famosa, secondo Marvette Perez, curatrice della cultura e della musica latino-americana per lo Smithsonian Museum of American History. Dice Perez in un’intervista del 2010 con NPR Music, ” Non penso che ci possa essere una canzone più queer per una donna da cantare. La canzone dice, ‘Ponme la mano aqui, Macorina. Metti la mano qui, Macorina. E ogni volta che cantava la canzone, metteva in essa una tale sessualità, desiderio e tipo di sensualità che sapevi perché cantava, perché cantava e a chi la cantava. Lo stava cantando a una donna.”

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#Donne

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