Da Kevin O’Brien, SJ
Dal Modello Adventure
Ignazio era convinto che Dio può parlare a noi, come sicuramente attraverso la nostra immaginazione, attraverso i nostri pensieri e i ricordi. Nella tradizione ignaziana, pregare con l’immaginazione è chiamato contemplazione. Negli Esercizi, la contemplazione è un modo molto attivo di pregare che coinvolge la mente e il cuore e suscita pensieri ed emozioni. (Si noti che in altre tradizioni spirituali, la contemplazione ha un significato molto diverso: si riferisce a un modo di pregare che libera la mente da tutti i pensieri e le immagini.)
La contemplazione ignaziana è particolarmente adatta per i Vangeli. Nella Seconda Settimana di Esercizi accompagniamo Gesù nella sua vita immaginando scene tratte dai racconti evangelici. Lasciate che gli eventi della vita di Gesù siano presenti a voi in questo momento. Visualizza l’evento come se stessi facendo un film. Presta attenzione ai dettagli: luoghi, suoni, gusti, odori e sentimenti dell’evento. Perditi nella storia; non preoccuparti se la tua immaginazione è troppo selvaggia. Ad un certo punto, mettiti nella scena.
Contemplare una scena evangelica non significa semplicemente ricordarla o tornare indietro nel tempo. Attraverso l’atto di contemplazione, lo Spirito Santo rende presente un mistero della vita di Gesù in un modo che è significativo per voi ora. Usa la tua immaginazione per scavare più a fondo nella storia in modo che Dio possa comunicare con te in modo personale ed evocativo.
Potremmo inizialmente preoccuparci di andare oltre il testo del Vangelo. Se hai offerto il tuo tempo di preghiera a Dio, allora inizia confidando che Dio sta comunicando con te. Se ti chiedi se la tua immaginazione sta andando “troppo lontano”, allora fai un po’ di discernimento con come stai pregando. Dove ti ha portato la tua immaginazione: più vicino a Dio o più lontano? La tua immaginazione ti sta portando consolazione o desolazione?
Alcune persone trovano difficile la preghiera immaginativa. Potrebbero non essere in grado di immaginare facilmente la scena, ma potrebbero avere qualche intuizione o reazione istintiva alla storia. Oppure possono sentire o sentire la storia più che visualizzarla. In uno spirito di generosità, prega come puoi; non cercare di forzarlo. Siate certi che Dio vi parlerà, sia attraverso la memoria, la comprensione, l’intelletto, le emozioni o l’immaginazione.
Estratto dall’avventura ignaziana di Kevin O’Brien, SJ.
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