Le radici storiche della demenza praecox e della schizofrenia sono descritte nel contesto della nosologia attuale e delle continue controversie che circondano questa nosologia. Sono stati esaminati libri e articoli di riviste pertinenti. Le informazioni sono state ottenute attraverso ricerche informatiche e riferimenti incrociati da documenti pubblicati in precedenza. Se erano disponibili traduzioni in inglese di articoli in lingua straniera, venivano utilizzati; in caso contrario, i riferimenti incrociati venivano consultati. Le psicosi sono esistite come categorie diagnostiche dai tempi antichi anche se i loro nomi sono cambiati. Inizialmente, questi disturbi erano considerati malattie del cervello, un concetto che è stato spazzato via negli Stati Uniti, influenzato dalle teorie psicodinamiche derivate dall’Europa. I medici e gli investigatori americani hanno semplicemente accettato queste teorie, mostrando scarso interesse nel testare i loro principi di base. Al contrario, un approccio kraepeliniano più stretto è stato adottato al di fuori degli Stati Uniti, e tentativi sono stati fatti per affinare la sua nosologia. Poiché i dati attuali supportano un’eziologia del sistema nervoso centrale per la schizofrenia, il concetto di demenza praecox garantisce la resurrezione. Gli autori suggeriscono di abbandonare il termine schizofrenia in favore del termine più ampio e generico dementia praecox. Sostituire “schizofrenia” con “demenza praecox” nel 21 ° secolo faciliterà ulteriori ricerche e aiuterà a chiarire la nosologia di vari disturbi cerebrali attualmente inclusi nelle schizofrenie.