Kuba

Tipi di arte

Oltre alla bella stoffa, i Kuba producono anche maschere e figure in legno intagliato. Scolpiscono anche poggiatesta, oracoli di divinazione e coppe antropomorfe.

Storia

Nel 16 ° secolo, i popoli Kuba migrarono dal lontano nord alla loro posizione attuale lungo il fiume Sankuru. Quando arrivarono, tuttavia, scoprirono che il Twa viveva già lì. I Twa alla fine furono assorbiti nel Regno di Kuba, ma mantennero alcune caratteristiche culturali indipendenti. L’altezza del Regno era durante la metà del 19 ° secolo. Gli europei raggiunsero per la prima volta l’area nel 1884, ma i Kuba, essendo relativamente isolati, non furono così colpiti dal commercio degli schiavi come molti degli altri popoli della zona. Il Nsapo invaso durante la fine del 19 ° secolo, e il Regno è stato suddiviso in larga misura.

Economia

I fiumi che definiscono il territorio di Kuba forniscono il pesce consumato nella zona. Coltivano anche mais e manioca, entrambi importati dal nuovo mondo. Il tessuto Kuba bella rafia panno, che è ricamato dalle donne e scambiati per le zone circostanti.

Sistemi politici

Il Regno Kuba è in realtà composto da numerosi gruppi etnici più piccoli, tra cui Bushoong, Ngeende, Kel, Pyaang, Bulaang, Bieeng, Ilebo, Idiing, Kaam, Ngoombe Kayuweeng, Shoowa, Bokila, Maluk e Ngongo. Il re di Kuba è sempre Bushoong. Ciascuno dei gruppi etnici ha un rappresentante in residenza presso la corte Bushoong.

Religione

La storia orale di Kuba racconta della creazione del mondo da parte di Bumba, che decretò che i Bushoong sarebbero sempre stati la classe dominante. Questo dio creatore non è formalmente adorato. Un tempo il Kuba aveva una religione basata sul culto degli antenati, ma questo sembra essersi estinto, sebbene la divinazione sia ancora praticata per scoprire le cause del male. Il successo durante la caccia è riconosciuto come un dono degli dei. Non è casuale che gli indovini spesso impieghino cani da caccia in legno intagliato come oracoli di sfregamento per arrivare alla loro conoscenza. I cani sono visti in tutta la regione come responsabili di consegnare la volontà del dio, sia attraverso la caccia o attraverso l’indovino.

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