La Basilica di Nostra Signora della Pace, Un Eccezionale Edificio Architettonico

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a Yamoussoukro, una cittadina al centro della Costa d’Avorio, con una popolazione di 300000 abitanti, la capitale politica ed amministrativa, situato a circa 240 km da Abidjan, è stato scelto dal Presidente della Costa d’Avorio Felix Houphouet-Boigny per la costruzione della Basilica di nostra Signora della Pace nel 1983. Da ricordare che la basilica è il più grande edificio religioso del mondo e rimane un luogo devoto di fede cattolica in Africa con un aspetto che ricorda quello di San Pietro a Roma.

Costruita su un pezzo di terra di centotrenta ettari dal defunto presidente Felix Houphouet-Boigny, il 04 febbraio 1986, la Basilica di Nostra Signora della Pace di Yamoussoukro è stata costruita da 24 aziende nazionali e internazionali tra il 1986 e il 1989 ed è stata consacrata da Papa Giovanni Paolo 2 il 10 settembre 1990. La cura pastorale della Basilica è gestita dai Padri della Società di Apostolato Cattolico. Il costo del lavoro è stimato in 40 miliardi di CFA (122 milioni di euro, o il 6% del bilancio annuale del paese) che ha portato a polemiche. Il presidente Houphouet-Boigny ha risposto che l’edificio era stato finanziato sulla sua fortuna personale.

Il 10 agosto 1985, la prima pietra di questo edificio architettonico fu posata e benedetta da Papa Giovanni Paolo 2.In termini della sua capacità; la Basilica di Nostra Signora della Pace può contenere diciottomila persone sedute e undicimila in piedi. Un totale di 4.500 lavoratori, tra cui 1.500 africani, hanno lavorato a questo capolavoro. La basilica è ispirata al greco-romano del xiii secolo e presenta un numero impressionante di colonne di cemento; all’interno di questo edificio architettonico, ci sono sedili che diffondono un sistema di aria condizionata. Decine di migliaia di fedeli possono essere ospitati sul suo piazzale e sotto le sue gigantesche colonne scolpite, con 35 metri di larghezza rispetto a quella di St. Pietro a Roma, rendendolo uno dei più grandi e più alti del mondo. Ottantaquattromila metri quadrati di vetrate colorate di cinquemila colori diversi circondano il santuario, separati in dodici baie rettangolari. Due di esse sono cappelle, una delle quali è dedicata alla Vergine Maria e l’altra a San Giuseppe. La basilica ha la più grande area vetrata del mondo, con un lavoro che è stato svolto nell’arco di 18 mesi, cioè 1 anno e 6 mesi. Nove i temi trattati, distribuiti sui tre livelli principali: nella parte superiore della cupola, c’è un’impressionante vetrata di 40 metri di diametro che simboleggia la pace, al centro c’è una colomba con le ali spiegate, da cui emanano raggi di luci di questa basilica elevata alla gloria del Signore nostro Dio. Nel segreto della tradizione, ma anche per rispettare la tradizione dei costruttori di cattedrali, patroni e oratori appaiono su una delle vetrate; l’ingresso a Gerusalemme: il presidente Felix Houphouet-Boigny, così come i rappresentanti delle grandi opere e imprese di costruzione della Basilica tra i pellegrini. Va anche notato che è stata una squadra di quattordici nazionalità che ha lavorato per la creazione di queste vetrate, illustrando il nome Basilica Nostra Signora della Pace. Tutte le caratteristiche sono mostrate l’importanza di questa fondazione.

È difficile voler visitare la Costa d’Avorio senza aver in mente di fare un tour della Basilica per scoprire e apprezzare lo straordinario edificio religioso in Costa d’Avorio. Dall’apertura di questo capolavoro, molti turisti europei, americani e africani vengono a visitare questo luogo sacro. I cristiani onorano Dio Onnipotente per intercessione della Vergine Maria. Questo edificio religioso rimane un vero patrimonio culturale. La serenità di questo luogo santo è espressa dalla bellezza, dall’armonia architettonica delle linee, dalla tranquillità dei giardini, e ci fa pensare a Dio onnipotente.

Gli ivoriani sono orgogliosi di questo eccezionale edificio architettonico, lasciato in eredità dal defunto presidente Felix Houphouet-Boigny, padre della nazione. A presto per la scoperta di un altro monumento.

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