Nel maggio 1910, il Partito Progressista della Colonia del Capo si fuse con il Partito Costituzionale dello Stato Libero dell’Orange (noto come Orange River Colony dal 1902 al 1910) e i Progressisti del Transvaal per formare il Partito Unionista del Sud Africa. Natal non aveva partiti politici, prima dell’Unione, ma alcuni politici di quella provincia si unirono al nuovo partito.Il partito era un partito conservatore filo-britannico. Ha favorito il mantenimento di una cultura politica filo-britannica in Sud Africa simile a quella presente negli altri domini britannici.
Era per la protezione delle industrie sudafricane, in particolare degli interessi minerari, dalla concorrenza straniera che avrebbe costretto un’immigrazione non bianca più indesiderata in Sud Africa, principalmente dall’India. Gli interessi del partito erano strettamente legati a quelli della classe media anglo-sudafricana e alle società minerarie nelle miniere di diamanti e oro del Sud Africa. Inoltre sostenne con entusiasmo i continui legami con l’Impero britannico, e molti dei suoi membri fondatori furono coloro che avevano sostenuto la causa britannica nella seconda guerra boera.
Gli unionisti, come il più grande partito della Camera dell’Assemblea non incluso nel governo, formarono l’opposizione ufficiale nei primi due parlamenti sudafricani (1910-1920). Tuttavia, dopo la formazione del Partito Nazionale nel 1914 e il successivo scoppio della prima guerra mondiale, il Partito sudafricano di governo (SAP) perse la sua maggioranza parlamentare complessiva nelle elezioni generali sudafricane del 1915. Gli unionisti hanno dato un certo sostegno al governo del partito sudafricano, in modo che potesse continuare in carica come un governo di minoranza.
Alle elezioni generali del 1920 sia il Partito sudafricano che il Partito unionista persero seggi. Gli unionisti, come terzo gruppo più grande nella nuova Camera dell’Assemblea, cessarono di essere l’opposizione ufficiale. In un articolo dell’edizione del Times del 5 novembre 1920 è stato spiegato che ” quando il Terzo Parlamento dell’Unione si è riunito nell’aprile scorso, il generale Smuts ha trovato il suo partito in minoranza – 41 (e tre indipendenti) in una camera di 134. Decise di continuare, confidando nel sostegno degli unionisti …”
Di fronte al crescente nazionalismo tra i bianchi e i colored del Sud Africa, la base del Partito unionista diminuì. Il partito fu costretto prima a un’alleanza e poi alla fusione con il Partito sudafricano, in un inutile tentativo di impedire al Partito Nazionale di salire al potere; cosa che fece nelle elezioni generali sudafricane del 1924.
La fusione tra gli unionisti e il Partito sudafricano ebbe luogo nel novembre 1920. Il partito allargato ha mantenuto il nome del SAP.