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Uno dei più bei resti del periodo etrusco è questa statua di Apollo (scritto Apulu alla moda etrusca). Fu trovato nel 1916 sul tetto del Tempio di Portonaccio a Veii, in Italia; gli storici stimano che fu scolpito intorno al 510-500 a.C. Credono che sia stato scolpito da Vulca di Veii, che era il più famoso scultore etrusco di talento del tempo. È fatto di terracotta dipinta e si trova a 5′ 11″. La statua raffigura il momento nel mito antico in cui Apollo affronta Ercole per il suo furto del Ceryneian hind (un toro con corna d’oro che apparteneva a sua sorella, Artemide).
Questa statua è degna di nota perché rappresenta tutto il meglio delle innovazioni nell’arte che sono accadute durante questo periodo di tempo. Il movimento eccitato e il volto chiaramente animato erano simboli della forma d’arte distintamente etrusca; non premiavano lo stoicismo, ma invece vivide emozioni ed energia. Questo ci dice, come moderni estimatori dell’arte, molto sui valori apprezzati nella cultura etrusca dell’epoca.
E. B.