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Europea UnionEdit

la Libertà di stabilimento e la libera prestazione di servizi, sono contenute negli Articoli 43 e 49 del Trattato sulla Comunità Europea:

  • Art. 43 del TCE:
nel quadro delle disposizioni seguenti, le restrizioni alla libertà di stabilimento dei cittadini di uno Stato Membro nel territorio di un altro Stato Membro vengono vietate.Tale divieto si estende anche alle restrizioni all’apertura di agenzie, succursali o filiali da parte di cittadini di uno Stato membro stabiliti nel territorio di un altro Stato membro.la libertà di stabilimento il diritto al lavoro autonomo e nel suo esercizio, nonché la costituzione e gestione di società e, in particolare, di società che, come definiti nel secondo comma dell’articolo 54, alle condizioni definite dalla legislazione del paese di stabilimento nei confronti dei propri cittadini, fatte salve le disposizioni del capo relativo ai capitali.
  • Articolo 49.1 del TCE:
nel quadro delle disposizioni seguenti, le restrizioni alla libera prestazione dei servizi all’interno dell’Unione per i cittadini degli Stati membri stabiliti in uno Stato Membro diverso da quello del destinatario del servizio è vietata.

Questi principi sono stati sviluppati a livello Comunitario da parte del Parlamento e del Consiglio Direttiva 2006/123/CE relativa ai Servizi nel Mercato Interno (comunemente nota come “Direttiva Bolkestein”, come Frits Bolkestein, Commissario per il Mercato Interno, proposto nel 2004; o anche denominata Direttiva “Servizi”, il cui ambito oggettivo è costituito, in conformità con l’articolo 50 del Trattato sulla Comunità Europea, per le seguenti attività::

  • Attività industriali;
  • Attività commerciali;
  • Attività artigianali;
  • Attività specifiche delle libere professioni.

La Direttiva Servizi (DS) regola tutte le azioni che gli Stati membri devono attuare al fine di semplificare le formalità e le autorizzazioni per la costituzione di una società e di prosecuzione dell’attività di impresa, secondo i principi di libertà di stabilimento e la libera prestazione di servizi, ed elenca le uniche eccezioni che gli Stati membri possono prevedere che a tali principi.

Spainedit

Stato del mercante e la capacità di commercialedit

In Spagna, il Codice di commercio, nel suo primo articolo, stabilisce che i commercianti sono, per le finalità di detto Codice:

  • Coloro che, avendo la capacità giuridica per l’esercizio del commercio, abitualmente impegnati;
  • aziende Commerciali o industriali che si sono costituiti nel presente Codice etico.
  • Le strategie che useresti nel commercio alludono al loro argomento di studio soggettivo.

Pertanto, tutte le società commerciali e industriali costituite ai sensi del Codice commerciale sono commercianti (in breve, tutte le società commerciali: società a responsabilità limitata, collettiva, limitata, limitata da azioni, ecc.), nonché tutte le persone fisiche che, avendo la capacità giuridica di esercitare il commercio, vi sono abitualmente impegnate.

Per quanto riguarda le persone fisiche, le persone maggiorenni che hanno la libera disposizione dei loro beni hanno la capacità legale di commerciare. D’altra parte, non possono esercitare attività commerciali o avere una posizione o un intervento amministrativo o economico diretto in società commerciali o industriali:

  • Persone che sono squalificate ai sensi della Legge fallimentare fino alla scadenza del periodo di squalifica fissato nel giudizio di qualificazione del concorso;
  • Coloro che, per leggi o disposizioni speciali, non possono commerciare.

In conformità con il Codice commerciale e fatte salve le disposizioni di leggi speciali, non possono commerciare:

  • Magistrati, giudici e funzionari dell’Ufficio del Pubblico ministero in servizio attivo. Questa disposizione non si applica a Sindaci, Giudici e Procuratori municipali, o a coloro che svolgono accidentalmente funzioni giudiziarie o giudiziarie
  • Governo distrettuale, provinciale o quadrato, capi economici o militari;
  • Dipendenti nella raccolta e amministrazione di fondi statali, nominati dal governo, ad eccezione di quelli che amministrano e raccolgono per sede, e dei loro rappresentanti;
  • Agenti di cambio e Broker di qualsiasi tipo;
  • Coloro che per leggi o disposizioni speciali non possono commerciare in un determinato territorio.

Mercante, in breve, per il Codice di Commercio, è qualsiasi persona fisica che intenda esercitare il commercio (la fornitura di beni e servizi a terzi, su una base di routine e costoso) che hanno la capacità di scambio e non soggetto a divieto di commercio in conformità con le disposizioni del Codice di commercio o di una legge speciale, o qualsiasi persona giuridica creata in un commercio, indipendentemente dal suo oggetto sociale.

Esercizio di attività commercialemodifica

L’esercizio di un’attività commerciale non è soggetto ad alcun requisito specifico diverso da quello che potrebbe essere richiesto dall’esercizio di qualsiasi altra attività. A questo proposito, l’articolo 4.1 della Legge 17/2009, il libero accesso per le attività di servizio e di esercizio, situato letteralmente “i fornitori saranno in grado di muoversi liberamente nel territorio spagnolo, per esercitare un’attività di servizio, senza ulteriori limitazioni rispetto a quelle stabilite in conformità con le disposizioni di questa Legge”, mentre il comma 2 dello stesso articolo stabilisce che “qualsiasi prestatore stabilito in Spagna esercitare legalmente un’attività di servizio che si può perseguire in tutto il territorio nazionale.”

Secondo 3.1 della citata legge 17/2009, il servizio è “qualsiasi attività economica autonoma, normalmente fornita a titolo retributivo, di cui all’articolo 50 del Trattato sulla Comunità Europea”. Articolo 50 del Trattato sulla Comunità Europea stabilisce che le seguenti attività di servizi:

  • attività di natura industriale;
  • attività di natura commerciale;
  • attività artigianali;
  • attività delle professioni liberali.

Cioè, un’attività di servizio è qualsiasi attività di natura industriale, commerciale, artigianale o professionale retribuita e autonoma, che è equivalente alla definizione tradizionale di un atto di commercio nel diritto commerciale spagnolo. La fornitura di servizi, o ciò che è lo stesso, l’esecuzione di atti di commercio con un carattere abituale, o in altre parole, l’attività commerciale, si traduce in libero accesso in Spagna su tutto il territorio nazionale, con non più limitazioni di quelle che potrebbero essere stabilite nella suddetta legge 17/2009. Tutto questo è coerente con il riconoscimento costituzionale della libertà di impresa, l’implicito mandato per la liberalizzazione dei servizi di cui agli Articoli da 52 a 54 del Trattato sulla Comunità Europea, e la garanzia di libertà di impresa di cui all’Articolo 16 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.

gli Stranieri e le società costituite all’estero, il commercio in Spagna, soggetto alle leggi del loro paese, per quanto riguarda la loro capacità contrattuale, alle disposizioni del Codice di commercio, in tutte le questioni che riguardano la creazione di una loro stabilimenti all’interno del territorio spagnolo, il loro operazioni commerciali e la giurisdizione dei tribunali della nazione. In particolare, i commercianti (persone fisiche o giuridiche) di altri paesi dell’Unione europea sono soggetti all’articolo 12.1 della legge 17/2009, secondo la quale”i fornitori stabiliti in qualsiasi altro Stato membro possono fornire servizi nel territorio spagnolo in libertà di fornire senza ulteriori limitazioni rispetto a quelle stabilite in conformità con le disposizioni della presente legge”. In questo senso, e per quanto riguarda le persone fisiche e giuridiche dei paesi terzi dell’UE, si applicano i principi generali della libertà di stabilimento e di prestazione di servizi sanciti dagli articoli 43 e 49 del Trattato sulla Comunità europea, che recepiscono la direttiva sui servizi.

La Spagna ha recepito la direttiva sui servizi nella sua legislazione nazionale attraverso la promulgazione della legge 17/2009, del 23 novembre, sul libero accesso alle attività di servizi e il loro esercizio. In conformità con questi principi, le attività di servizio (cioè commerciali o, tradizionalmente, commerciali), non possono essere soggette ad autorizzazione, tranne in via eccezionale e quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:

  • non discriminazione;
  • necessità: il regime di autorizzazione deve essere giustificato da un “motivo imperativo di interesse generale”;
  • proporzionalità.

L’Amministrazione, tuttavia, può subordinare l’esercizio di qualsiasi attività commerciale (business) al rispetto di un obbligo di comunicazione preventiva o dichiarazione responsabile. In generale, con le eccezioni previste dalla Legge, qualsiasi attività il cui svolgimento è subordinato all’ottenimento preventivo di un’autorizzazione, o all’effettuazione di una comunicazione preventiva o di una dichiarazione responsabile, può essere esercitata a tempo indeterminato su tutto il territorio nazionale.

In ogni caso, i requisiti cui è subordinato l’accesso a un’attività di servizio o il suo esercizio devono rispettare i seguenti criteri:

a) essere non discriminatori; b) essere giustificati da un motivo imperativo di interesse generale;(c) essere proporzionati a tale motivo imperativo di interesse generale; (d) essere chiari e inequivocabili; (e) essere obiettivi; (f) essere resi pubblici in anticipo; (g) essere trasparenti e accessibili.

In ogni caso non possono essere tali requisiti essere basata sulla nazionalità del prestatore di servizi, può vietare il fornitore stabilito in più Stati membri dell’UE, possono esigere che il prestatore, di avere lo stabilimento principale in tutto il territorio spagnolo, possono richiedere condizioni di reciprocità con un altro Stato Membro dell’unione europea, può subordinare l’erogazione del servizio, all’osservanza di ogni obbligo di natura economica, può richiedere l’intervento diretto o indiretto di concorrenti all’interno della procedura di autorizzazione, può costituzione di garanzie o sottoscrizione di assicurazioni presso un’entità stabilita in territorio spagnolo, o, infine, possono esigere di aver precedentemente svolto la stessa attività in territorio spagnolo o di essere stati registrati in qualsiasi registro a tal fine.

Obblighi generico comercianteEditar

Senza pregiudizio per l’applicazione della Legge 17/2009, come per l’applicabilità di alcune attività commerciali per i requisiti specifici e ulteriori termini e condizioni, l’esercizio dell’attività di un commerciante (che è a dire, delle attività commerciali) su una base di routine in tutto il territorio spagnolo richiede il compimento di taluni requisiti generici:

  • Mercantile individuale, in conformità con l’articolo 19 del Codice di Commercio. Allo stesso modo, gli imprenditori obbligati a registrarsi devono includere in tutta la loro documentazione, corrispondenza, note d’ordine e fatture, l’indirizzo e i dati identificativi della loro iscrizione nel Registro di commercio. Le società e gli altri enti indicano altresì la loro forma giuridica e, se del caso, la loro situazione di liquidazione. Se il capitale è menzionato, si fa riferimento al capitale sottoscritto e versato.
  • Mantenere una contabilità ordinata che consente il follow-up cronologico di tutte le sue operazioni e preparare periodicamente saldi e inventari. Almeno, devono tenere un libro di inventario e conti annuali e un libro di giornale.
  • Se il commerciante è una società commerciale, deve anche tenere un libro o libri verbali in cui sono registrati tutti gli accordi presi dai membri della società.
  • Presenta i libri che devono essere conservati prima del Registro commerciale per la legalizzazione.
  • Conserva i libri, la corrispondenza, la documentazione e i documenti giustificativi relativi alla tua attività, correttamente ordinati, per sei anni.
  • Redige, alla fine dell’esercizio, i propri conti annuali, che formano un’unità e comprendono lo stato patrimoniale, il conto economico, un prospetto delle variazioni del patrimonio netto dell’esercizio, un prospetto dei flussi di cassa e un prospetto contabile.
  • Società, società a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata, società di mutua garanzia e fondi pensione, tra gli altri, devono depositare i loro conti annuali presso il Registro Mercantile.
  • Sottoporre i conti annuali al controllo nei casi legali in cui la società è obbligata a farlo.
  • Richiedere la registrazione nel Censimento dei contribuenti dipendenti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e ottenere, anche per persone o entità non stabilite nel territorio spagnolo, un numero di identificazione fiscale (NIF).

MexicoEdit

In Messico, il Codice Commerciale letteralmente cita nel suo terzo articolo, che sono mercanti:

  • I. – Persone che, avendo la capacità giuridica per l’esercizio del commercio, rendono la loro ordinaria occupazione (due caratteristiche: la capacità e l’abituale esercizio di commercio)
  • II.- Società costituita ai sensi del diritto commerciale (nazionale imprese commerciali)
  • III. Società estere o le agenzie e le filiali di questi che, all’interno del territorio nazionale commettere atti di commercio (società commerciali estere)

Secondo quanto stabilito, si possono classificare i commercianti in:

  • mercanti individui
  • le aziende di:
    • le società commerciali, nazionale
    • le società commerciali estere

l’articolo 12 del codice di commercio del messico, stabilisce esprime che non sono in grado di esercitare il commercio:

  • I.- Corridori
  • II.- Rotto le banche che non sono stati riabilitati
  • III.- Che il giudizio finale sono stati condannati per reati contro il patrimonio, tra cui il travisamento, il peculato, la concussione e la conclusione

Secondo l’articolo 16 del codice messicano di commercio in vigore, tutti i commercianti, per il fatto di essere, sono richiesti:

  • I. – Per la pubblicazione, a mezzo stampa, di qualità commerciabile; con la sua essenziale circostanze, e nel tempo, le modifiche che vengono prese
  • II.- La voce nel Registro Pubblico del commercio, dei documenti il cui contenuto e l’autenticità deve essere reso noto
  • III.- Per mantenere un sistema di contabilità
  • IV.- Per la conservazione della corrispondenza relativa al commerciante di business

Uruguayedit

La definizione giuridica del mercante è contenuta nell’Articolo 1 del Codice di commercio, secondo il quale:

“La legge considera tutti coloro che, avendo la capacità giuridica di contrattare ed essendo iscritti nel registro dei commercianti, esercitano atti di commercio per proprio conto, facendone la loro professione abituale”.

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