Microplastics (MP), l’inquinamento ha ricevuto maggiore attenzione negli ultimi anni. Tuttavia, mentre il numero di studi che documentano l’ingestione di microplastiche da parte dei pesci è aumentato, meno studi hanno affrontato gli effetti tossicologici derivati dall’ingestione di questi piccoli oggetti in condizioni selvatiche. Qui, i biomarcatori di contaminazione ed effetto MP sono stati studiati in tre specie ittiche commercialmente importanti dell’Oceano Atlantico nord-orientale. Tra i 150 pesci analizzati (50 per specie), il 49% aveva MP. Nei pesci delle specie 3, sono stati trovati MP nel tratto gastrointestinale, branchie e muscoli dorsali. I pesci con MP erano significativamente (p ≤ 0.05) livelli di perossidazione lipidica più elevati nel cervello, branchie e muscoli dorsali e aumento dell’attività dell’acetilcolinesterasi cerebrale rispetto ai pesci in cui non sono stati trovati MP. Questi risultati suggeriscono il danno ossidativo lipidico nelle branchie e nei muscoli e la neurotossicità attraverso il danno ossidativo lipidico e l’induzione dell’acetilcolinesterasi in relazione all’esposizione a sostanze chimiche associate a MP e/o MP. Sui 150 pesci analizzati, il 32% aveva MP nel muscolo dorsale, con una media totale (± DS) di 0,054 ± 0,099 MP articoli/g. Sulla base di questa media e della raccomandazione dell’EFSA per il consumo di pesce da parte degli adulti o della popolazione in generale, i consumatori umani di Dicentrachus labrax, Trachurus trachurus, Scomber colias possono assumere 842 MP articoli/anno solo dal consumo di pesce. Sulla base della media di MP nel muscolo del pesce e dei dati (EUMOFA, NOAA) del consumo di pesce pro capite in selezionati paesi europei e americani, l’assunzione stimata di microplastiche attraverso il consumo di pesce variava da 518 a 3078 MP articoli/anno/capite. Considerando che il consumo di pesce è solo una delle vie di esposizione umana alle microplastiche, questo studio e altri in letteratura sottolineano la necessità di ulteriori ricerche, valutazione del rischio e adozione di misure per ridurre al minimo l’esposizione umana a queste particelle. Pertanto, l’inquinamento da PM e i suoi effetti dovrebbero essere ulteriormente studiati e affrontati secondo l’approccio “One Health” dell’OMS.